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Valfenera |
Nome | Decorazione | Motivazione | ||
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Serg. Remigio AIASSA 3° Reggimento Alpini - Btg Pinerolo (n. Villanova d'Asti) |
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Noncurante del pericolo, si recava, da solo, in uno spazio di terreno fortemente battuto, per ritirare un ferito dal proprio reparto, abbandonato, e lo trasportava al posto di medicazione Monte Mrzlivrh, 1-2 giugno 1915. 1^ GUERRA MONDIALE |
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S. Ten. Remigio AIASSA 4° Reggimento Alpini (n. Villanova d'Asti) |
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Comandante di una sezione mitragliatrici contribuiva con grande slancio alla buona riuscita di un operazione, portandosi decisamente in avanti, sotto un bombardamento nemico, per la protezione delle nostre truppe più avanzate Lora-Alpe Cosmagnon, 10 ottobre 1916 1^ GUERRA MONDIALE |
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Ten. Remigio AIASSA 4° Reggimento Alpini (n. Villanova d'Asti) |
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in commutazione dell'ES concessogli con decreto luogotenenziale 3 gennaio 1918: Monte Vodice, 18-22 maggio 1917. 1^ GUERRA MONDIALE |
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S.Ten. Giovanni BERARDI 7 Squadrone Savari |
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Durante il combattimento, mentre lo squadrone era costretto ad appiedare per le difficili condizioni del terreno, di sua iniziativa, con sei o sette uomini precedeva lo squadrone, sotto intenso fuoco nemico, additando la via migliore da seguire. Bir el Mis, 30 gennaio 1926 Riconquista della Cirenaica |
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Capit. Giovanni BERARDI I Gruppo Squadroni Indigeni |
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Durante un lungo scontro con forze ribelli, riusciva a contenere l'impeto dell'avversario. Accortosi che il nemico minacciava sul rovescio la destra dello schieramento, si slanciava decisamente all'assalto, ricacciando l'avversario ed infliggendogli perdite notevoli. Monte Ierer, 12 ottobre 1936 Guerra d'Etiopia |
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Capit. Giovanni BERARDI IV Gruppo Squadrone Cavalleria Coloniale - 1° Squadrone |
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Comandante interinale di un gruppo squadroni di cavalleria, in numerosi combattimenti dimostrava spirito aggressivo e completa dedizione al dovere. Dotato di un'anima pronta al sacrificio, cooperava sempre, con tutto se stessa, al successo delle nostre armi. Esempio di comandante e di combattente aduso ai più duri cimenti. Salalé - Goggiam - Ancober, 1937-1938 Guerra d'Etiopia |
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Capit. Giovanni BERARDI IV Gruppo Squadrone Cavalleria Coloniale - 1° Squadrone |
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Comandante di uno squadrone di cavalleria facente parte delle truppe della testa di ponte di Enda Micael Nefasà, lo conduceva arditamente contro munita posizione avversaria per riconoscere dislocazione e forza nemica. Avuto ordine di ripiegare, con calma retrocedeva proteggendo reparti di fanteria. Assolto il suo compito e rientrato nel caposaldo, appiedava lo squadrone e precedendolo ed animandolo con l'esempio e la parola, lo conduceva all'assalto di ribelli in forze già impegnati contro un reparto di fanteria col quale i suoi cavalieri gareggiavano in bravura. Enda Micael Nefasà, 2 marzo 1938 Guerra d'Etiopia |
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Capit. Giovanni BERARDI IV Gruppo Squadrone Cavalleria Coloniale - 1° Squadrone |
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Comandante di gruppo squadroni cavalleria coloniale, da lui stesso costituito e potenziato bellicamente, lo guidava contro agguerrite formazioni di nemici con slancio travolgente, animando colla virtù dell’esempio i dipendenti e guadagnandosi, per il tono cavalleresco dato alle sue ardimentose gesta, anche l’ammirazione dello stesso avversario. Durante oltre venti scontri in terreno impervio, concludeva sempre le sue azioni col successo per le nostre armi. Nell’ultimo di tali scontri, in un atto di suprema sfida al rischio tante volte impavidamente affrontato, colpito a morte, immolava sereno la sua vita operosa sempre protesa verso tutte le audacie. Prima di spirare, rivolgeva parole di stoico incoraggiamento e di fede ai dipendenti che cercavano di confortarlo nel momento supremo. Esempio di fulgido eroismo e di forte spirito di sacrificio. Abdulla (Scioa), 17 giugno 1939 (alla memoria) Guerra d'Etiopia |
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Alp. Tomaso BLESSO 3 Rgt Alpini - Btg Pinerolo |
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Attraversando una zona fortemente battuta, recavasi volontariamente, e con grave pericolo, a raccogliere un ferito, riuscendo a trarlo in salvo con l'aiuto di un compagno Monte Vrsic, 21 e 22 giugno 1915 1^ GUERRA MONDIALE |
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Alp. Paolo BOANO 4 Rgt Alpini |
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Combattendo con slancio e noncuranza del pericolo, seguiva nell'assalto il suo caposquadra, cadendo con lui colpito a morte. Conca Presena, 13-14 agosto 1918. 1^ GUERRA MONDIALE |
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Alp. Matteo BOSTICCO 3 Rgt Alpini - Btg Pinerolo |
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Valoroso attendente, raggiungeva fra i primi la posizione nemica e la conquistava. Caduto colpito a morte il suo ufficiale, sotto un intenso fuoco di mitragliatrici, con sprezzo del pericolo cercava di raccoglierne la salma, ma una pallottola lo feriva gravemente al petto, costringendolo a desistere dall'ardita e pietosa azione Pielungo-Val Arzino, 6 novembre 1917. 1^ GUERRA MONDIALE |
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C.le Mag. Giuseppe GRIVA 3 Rgt Alpini - Btg. Pinerolo |
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Per meglio colpire col suo fuoco il nemico non esitava a scoprirsi, nonostante fosse ripetutamente avvertito del pericolo a cui si esponeva, finché cadde colpito a morte Monte Mrzly Vr, 2 giugno 1915. 1^ GUERRA MONDIALE |
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C.le Mag. Battista LANFRANCO 3 Rgt Alpini |
Encomio Solenne |
Sotto il fuoco violento dell'artiglieria nemica, prodigò i più urgenti soccorsi ai feriti, incitando inoltre con l'esempio del suo coraggio e della sua serenità d'animo, i soldati alla lotta Punta Zellonkofel, 29 giugno 1916. 1^ GUERRA MONDIALE |
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Ten. Capp. Don Giuseppe LANFRANCO 4° Reggimento Alpini Btg. Monte Cervino
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Noncurante del pericolo, si recò più volte sotto le trincee nemiche a ricuperare e trasportare dei feriti — Dente del Pasubio, 10 settembre 1916. (D.Lgt. 1° febbraio 1917, B.U. 1917, d. 12, p. 947)
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Ten. Capp. Don Giuseppe LANFRANCO 4° Reggimento Alpini Btg. Monte Cervino |
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Durante un periodo di azioni, assolveva il suo ministero con fermezza e coraggio. Risolutamente si portava anche in luoghi fortemente battuti dal fuoco nemico e, benché ferito e con l'ordine di ricovero in ospedale, restava al suo posto e rincorava con la parola e con l'esempio i combattenti alla resistenza, confermando in tal modo le sue belle qualità di sacerdote e di soldato — Melette Davanti Gallio (Altipiano d'Asiago), 16-24 novembre 1917 1^ GUERRA MONDIALE |
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Ten. Capp. Don Giuseppe LANFRANCO 4° Reggimento Alpini Btg. Monte Cervino |
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Instancabile, coraggioso e sprezzante del pericolo, accorreva ovunque per prestare l'opera sua di soccorso ai feriti, e si offriva volontariamente per ricuperare le salme di tre valorosi caduti fuori dalle nostre linee. Monte Vodice, 28 maggio 1917. 1^ GUERRA MONDIALE |
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Capit. Luigi LANFRANCO 3 Rgt Alpini |
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Durante le lunghe operazioni per la conquista di un alto torrione di rocce occupato dal nemico (q. 2776), con animo sereno e calma, diede chiaro esempio di capacità ed ardire. Occupata la posizione, benché ferito, rimase al suo posto a dirigere le operazioni di rafforzamento della posizione stessa Kellerspitz, 5 settembre-1° ottobre 1916. 1^ GUERRA MONDIALE |
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Magg. Michele LANFRANCO 8 Reggimento Alpini Comandante Btg Cividale |
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Sempre in prima linea dove maggiore era il pericolo, con mirabile coraggio, calma e serenità, manteneva saldo il suo reparto sotto il tiro molto preciso di grossi calibri nemici. In terreno battuto violentemente dalle artiglierie avversarie, studiava nuove posizioni dalle quali conteneva in preponderante attacco nemico, rendendo in tal modo possibile ai reparti, stretti molto da vicino dall'avversario, di disimpegnarsi. Monte Cimone, Arsiero, 23-26 maggio 1916 1^ GUERRA MONDIALE |
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Magg. Michele LANFRANCO 8 Reggimento Alpini Comandante Btg Cividale |
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Per meglio osservare e studiare l'attacco nemico contro le nostre posizioni, da solo si portò, con mirabile ardimento, fuori dal reticolato. Colpito gravemente alla testa, con calma e fermezza gridò ai dipendenti, che accorrevano in suo soccorso, di non muoversi e di non esporsi per lui. Cessava di vivere pochi giorni dopo, in conseguenza della ferita riportata. Monte Vaccaresse, 7 giugno 1916 1^ GUERRA MONDIALE |
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Serg. Antonio MAIOCCO 3 Rgt Alpini - Btg. Pinerolo |
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Attaccato di notte, seppe difendersi, ricacciando il nemico in forze superiori alle proprie ed eseguendo dimostrazioni su molti punti della posizione, con abilità e con calma. Monte Vrsic, 19, 21-22 giugno 1915 1^ GUERRA MONDIALE |
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Serg. Mag. Antonio MAIOCCO 3 Rgt Alpini - Btg. Val Pellice |
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Durante diverse azioni di artiglieria, di sua iniziativa, coadiuvava l'ufficiale osservatore nell'osservazione dei colpi, mentre una sezione da 105 ed un pezzo da montagna nemici facevano fuoco aggiustato sulla posizione. Essendo stato mortalmente ferito l'ufficiale, non curante del pericolo, lo trasportava da solo per un difficile sentiero in una posizione coperta. Nel giorno seguente, continuava, con molta accortezza e ardire, a coadiuvare nell'osservazione del tiro, nelle stesse pericolose condizioni — Zellonkofel, 1° agosto 1916. 1^ GUERRA MONDIALE |
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Sold Battista NEGRO Reparto Ignoto |
Partecipava alla lotta partigiana in territorio straniero con coraggio e alto spirito di sacrificio. Capo squadra mitragliatrici, nel corso di un attacco contro forti posizioni nemiche, si portava di propria iniziativa a breve distanza da una munita posizione avversaria che bloccava l'avanzata del suo reparto. Incurante della violenta reazione avversaria tiusciva, con tiro bene aggiustato, a ridurre al silenzio le armi nemiche Sarengrad (Jugoslavia), 12 aprile 1945 Guerra di Liberazione |
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Sold. Tommaso NIZZA 48 Reggimento Fanteria |
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Quale ciclista di un battaglione, nell’attacco di un trinceramento nemico, noncurante del fuoco avversario, si espose più volte per trasmettere ordini, cadendo poi sul campo. San Martino del Carso, 9 Agosto 1916 1^ GUERRA MONDIALE |
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Capomanipolo Tommaso QUIRICO 3 Reggimento CC.NN |
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Comandante di un plotone fucilieri durante un aspro combattimento, dava prova di attaccamento al dovere, audacia e spirito di sacrificio. In un violento contrattacco, in testa ai suoi uomini, sotto intensa reazione di fuoco nemico, riusciva ad occupare d'assalto un tratto di ridottino nemico determinandone conseguentemente la caduta. – Mundefes, 1 aprile 1938 (inizialmente revocata con D.Lgt. 21 agosto 1945, n. 535, G.U. 112 del 18 settembre 1945. Successivamente ripristinata con D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66) Guerra di Spagna |
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Alp. Giovanni SODERO 3 Rgt. Alpini |
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Facendo Parte di una pattuglia di avanguardia e sebbene ferito, attraversava risolutamente un lungo tratto di terreno battuto dal fuoco nemico, portando a spalla un compagno gravemente ferito fino al posto di medicazione. Monte Pal Piccolo, 1 settembre 1916 1^ GUERRA MONDIALE |
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Mag. Giuseppe ZABERT Fanteria |
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In ripetuti combattimenti, diresse con fermezza e coraggio, sotto il fuoco nemico. il proprio battaglione mantenendo costantemente alto lo spirito dei militari dipendenti e contribuendo efficacemente alla vittoriosa azione del battaglione. Bosco Cappuccio, 18 luglio - 4 agosto 1915 1^ GUERRA MONDIALE |
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Col. Giuseppe ZABERT 12 Reggimento Fanteria |
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Sorvegliò e diresse il lavoro di preparazione del suo reggimento nelle trincee di prima linea, fatte segno parecchie volte al fuoco di artiglieria e di bombe nemiche. Durante i combattimenti che portarono alla conquista del Podgora, nel passaggio a guado dell'Isonzo e dalla Presa di Gorizia, fu sempre in prima linea con le sue truppe delle quali diresse l'efficacissima azione. Indisposto non lasciò il comando del reparto che a combattimento finito. Podgora (Gorizia), 6-9 agosto 1916 1^ GUERRA MONDIALE |