SANTENA

Nome Decorazione Motivazione  

S.Ten Cpl. Benedetto BARRA

Granatieri

(La Stampa)

Mirabile esempio di coraggio e sprezzo del pericolo, guidava arditamente all’attacco il proprio plotone. Con pochi uomini resisteva eroicamente sulla posizione conquistata ad un contrattacco di forze nemiche superiori finché, ferito, dovette essere allontanato dal combattimento.

Monte Veliki Kribak, 17 settembre 1916

1^ Guerra Mondiale

Alp. Ludovico BOSIO

3 Rgt. Alp. Btg Val Chisone

Sotto violento fuoco di artiglieria nemica, spontaneamente accorreva a sostituire un porta-feriti rimasto colpito mentre trasportava un ferito.

Passo Falzarego, 16 agosto 1916

1^ Guerra Mondiale

C.le Giovanni Battista CAVAGLIA’

3° Rgt. Alp. - Sez. Mitragliatrici

Capo-mitragliatrice, offertosi per accompagnare in un attacco il primo nucleo di lanciatori bi bombe, per primo si slanciava sulla linea nemica mentre ancora durava il nostro fuoco di distruzione, e, spintosi con mirabile audacia innanzi a una feritoia di una mitragliatrice avversaria in caverna, ripetutamente vi scaricava la propria arma. Rimasto 2 volte gravemente ferito, non abbandonava il proprio posto, ed opponeva una strenua resistenza ad un contrattacco, finché cadde nuovamente e mortalmente colpito.

† Tonale (Torrione), 13 agosto 1918 

1^ Guerra Mondiale

Art. Tommaso CHIESA

24 Raggr. Artiglieria C.d.A.

Specialista per le trasmissioni, in ripetute azioni e durante il servizio in osservatori avanzati, sotto il fuoco dell'artiglieria e della fanteria nemica, assicurava, dando esempio di sereno sprezzo del pericolo e di profondo attaccamento al dovere, la continuità dei collegamenti. A tale scopo non esitava a portarsi ripetutamente lungo le linee interrotte provvedendo, in condizioni particolarmente rischiose, alla loro riparazione

A.S., 25-26 novembre - 14-15 dicembre 1941

2^ Guerra Mondiale 

Finanz. Antonio ELIA

Regia Guardia di Finanza - 10 btg mobilitato

Si offriva di accorrere con una pattuglia in rinforzo ad un nucleo di carabinieri aggrediti da forze soverchianti e nella cruenta lotta immolava la vita per la Patria

Studenec-Jg (fronte jugoslavo), 15 maggio 1942

2^ Guerra Mondiale  

C.le Mag. Tommaso ELIA

3 Rgt Alp. Btg Fenestrelle

Nel settembre 1943 compreso della necessità di schierarsi contro i tedeschi, dopo aver partecipato ai combattimenti del 3 rgt. Alpini nella zona di Drogali (Bocche di Cattaro) si univa volontariamente a un gruppo di uomini che aveva decido di continuare la lotta dandosi alla montagna. Dall'ottobre 1943 alla fine della guerra partecipava a numerosi combattimenti distinguendosi per valore, spirito di sacrificio, sprezzo del pericolo, sempre alla testa della sua valorosa squadra

Sokolovici (Bosnia) 0ttobre 1943-gennaio 1944

Guerra di Liberazione

Alp. Michele FIANDINO

3 Rgt. Alpini

Di vedetta notturna in un punto debole di posizione sconvolta da recente bombardamento, segnalava sollecitamente l'improvviso avvicinarsi di un plotone nemico, mediante lancio di numerose bombe a mano, lancio che continuava calmo ed imperterrito, qualunque ferito, fino a quando non cadeva esanime per una seconda ferita.

Punta Berrino (Piccolo Lagazuoi), 12 agosto 1916 †

1^ Guerra Mondiale 

Sold. Matteo GAMBINO

21° Fant.

Con vero spirito di abnegazione, si offriva volontariamente per portare i feriti rimasti sotto i reticolati nemici.

Camporovere, 18-19 giugno 1917

1^ Guerra Mondiale

S.Ten. Agostino GIANOTTI

149 Reggimento Fanteria

Ufficiale osservatore, con calma e sprezzo del pericolo, durante violenti bombardamenti, diede al comando preziose informazioni sul tiro delle artiglierie avversarie e sulla avanzata delle nostre truppe.

Monfenera, 24-30 ottobre 1918

1^ Guerra Mondiale

Sold. Giovanni GRIVA

2° Rgt. Bombardieri

In un servizio notturno di pattuglia, dopo di aver provocato l’allarme nelle file nemiche, sotto il tiro di mitragliatrici e fucileria si spingeva oltre il grosso della pattuglia stessa per meglio individuare la posizione e la forza dell’avversario. Raggiungeva poi i compagni a compito ultimato, riportando preziose informazioni.

Malipiano (Piave), 18-19 giugno1918

1^ Guerra Mondiale

Ten. Aiut. Mag. Carlo Francesco MOSCATELLI

49° Fanteria

Aiutante maggiore in seconda, coaudiuvò il suo comandante di battaglione con cui si recò nei posti anche più esposti al tiro nemico, incontrando morte gloriosa a fianco di lui.

† Val Ruffredo (Ampezzo), 11 giugno 1916

1^ Guerra Mondiale

Serg. Francesco MOSSO

Bombardieri

Quale capopezzo, sprezzante del pericolo e sotto il violento fuoco dell’artiglieria nemica, dirigeva con calma e serenità il tiro della propria bombarda, finché una granata nemica lo colpì a morte.

† Oppacchialasella, 3 novembre 1916

1^ Guerra Mondiale

Carabiniere Giuseppe MUSSO

Partigiano

Già carabiniere in servizio, entrava nella Resistenza e partecipava a numerose, ardite azioni, sempre distinguendosi per il suo valoroso comportamento. Nel corso di un duro rastrellamento avversario, attaccava audacemente con altro commilitone un’autocorriera nemica, catturando l’automezzo e i quattro uomini che erano a bordo. Circondato improvvisamente da soverchianti forze avversarie e catturato, veniva sottoposto a torture ma nulla svelava che potesse nuocere alla causa partigiana per cui veniva barbaramente trucidato.

† Gassino Torinese, 28 ottobre 1944

Guerra di Liberazione

Capit. Vittorio NEGRO

3 Reggimento Alpini

9° DIV GL BRG MONTANO

Subito dopo l’armistizio, con fedeltà e con decisione, intraprendeva la lotta di liberazione dimostrando, in difficili circostanze, di possedere belle doti di tenacia e di coraggio e belle capacità di animatore e di organizzatore. Formava e comandava una brigata di partigiani che raggiungeva la forza di quattrocento uomini e svolgeva, in montagna, lunga e ardimentosa attività di guerriglia. Particolarmente si distingueva al comando dei suoi, nelle azioni di Cimena-Gassino e di Chieri e nell’attacco al munito presidio tedesco di munizioni di Villastellone.

Zona di Torino, Settembre 1943 – Aprile 1945

Guerra di Liberazione

serg. Martino OPESSO

VIII Gr. Alpini

Comandante di una sezione mitragliatrici, si distinse in combattimento per ardimento e sprezzo del pericolo.

Torrione-Monte Albiolo, 13 agosto 1918

1^ Guerra Mondiale 

C.le Lorenzo PERRONE

Bombardieri

Aiutante di sanità, sotto il violento fuoco nemico di artiglieria, soccorreva i feriti del reparto, e dopo di ciò, sprezzante del pericolo e animato dal più alto senso umanitario e di cameratismo, girava per trincee e camminamenti a medicare molti feriti nostri e anche avversari, provvedendo poscia al loro invio ai posti di concentramento.

Lukatic-Hudi Log, 23 maggio 1917

1^ Guerra Mondiale

Serg. Giovanni Battista RONCO

13° Bersaglieri

Sotto il violento fuoco di mitragliatrici e bombe a mano, con pochi uomini, attaccava brillantemente e faceva cadere un ridottino che ostacolava potentemente la nostra avanzata, e ne catturava il presidio e una mitragliatrice.

Capo Sile, 26-28 maggio 1918

1^ Guerra Mondiale

Serg. Vincenzo RONCO

XXIV Reparto Assalto

Slanciatosi arditamente all’assalto, sotto il fuoco di una mitragliatrice, riusciva a portarsi fino a pochi passi dalla linea nemica ed ad aggredirvi con bombe i difensori; ferito non leggermente, dopo essersi fatto medicare, ritornava all’azione e nuovamente colpito, cadeva ucciso da prode.

Monte Melago, 25 dicembre 1917

1^ Guerra Mondiale 

Serg. Battista TAMIETTI

3 Rgt Alp.

Imperterrito in tutte le fasi del combattimento, con calma e coraggio di fronte al pericolo, dava bell’esempio ai dipendenti, dimostrando alto senso del dovere.

Colletta Vodice, 19-21 maggio 1917

1^ Guerra Mondiale

Serg. Filippo TOSCO

139° Fant.

Ardito ed energico, conduceva brillantemente i suoi uomini all’attacco di forti nuclei nemici che erano riusciti a passare nella riva destra del fiume. Impegnava con essi furiosa lotta di bombe a mano, li sopraffaceva e nonostante l’accanita resistenza, li costringeva alla resa, catturando uomini e mitragliatrici.

Intestadura – San Donà di Piave, 13 novembre 1917

1^ Guerra Mondiale

Cap. Ainardo VERCELLINO

6° Rgt. Bers.

 

Comandante di una compagnia impegnata in un aspro combattimento e sottoposta a violento bombardamento, concorse con il suo reparto efficacemente a respingere l’attacco nemico. Ferito il comandante del battaglione, assunse il comando del reparto, e spiegando energia e fermezza non comuni, riuscì ad arginare temporaneamente l’irruzione nemica finché, completamente aggirato ed accerchiato, dopo strenua difesa, venne con i pochi superstiti catturato.

Meletta Davanti (Gallio – Altipiano di Asiago), 4-5 dicembre 1917

1^ Guerra Mondiale

Ten. Enrico VISCONTI VENOSTA

Rgt. Cavalleria

nato a Milano

Di collegamento presso un comando di brigata, calmo e sereno sotto il fuoco dell'artiglieria nemica, sprezzante del pericolo si offriva volontariamente parecchie volte di uscire fuori dalle trincee per riconoscere i varchi aperti nei reticolati. Pronto sempre e in ogni momento a dare precise e utili indicazioni alle sue batterie per dirigere efficacemente i tiri, finché cadeva ferito, costante esmpio di coraggio e di alto sentimento del dovere.

Plava, 12-19 maggio 1917

1^ Guerra Mondiale 

Magg. Enrico VISCONTI VENOSTA

21 Reggimento Fanteria Cremona

nato a Milano

 

Mutilato e decorato della guerra 1915-1918, signore di razza e di istinto, ma permeato profondamente di sani principi democratici, portò nella crociata della Liberazione Italiana al riscatto della Patria dal giogo nazi-fascista, nonostante la sua avanzata età, la stessa profonda fede e lo stesso elevato entusiasmo che lo avevano spronato ad arruolarsi volontario nella prima Grande Guerra. Assegnato al comando di G.U., chiese ed ottenne di entrare a far parte di un reggimento in linea. Cavaliere di elezione, ma fante tra i fanti, irrequieto fino all'esasperazione, fu con questi - in due giorni di azione - nei punti più avanzati ed arroventati della linea e divise con essi, col cuore pieno di giovanile baldanza, disagi, ansie e pericoli, assurgendo alla potenza di un simbolo. Cadde in mezzo a loro dilaniato dalla feroce subdola insidia nemica dei campi minati, come un cavaliere antico, stroncato nel corpo, ma lasciando in retaggio la sua anima generosa, ardente ed inquieta.

Casa Filippone (Ravenna), 4 marzo 1945

Guerra di Liberazione

S.Ten. Giovanni VISCONTI VENOSTA

Reggimento Genio M.T.

Nato a Milano

Ufficiale informatore, assolveva il compito affidatogli con sprezzo del pericolo e coraggio cosciente. Sapendo che una pattuglia doveva esplorare Oppachiasella, si aggregava volontariamente ad essa, formandone la punta; penetrava, poi, nell'abitato e riportava utili informazioni sulle posizioni occupate dal nemico.

Oppacchiasella, 11 agosto 1916

1^ Guerra Mondiale  

S.Ten. Giovanni VISCONTI VENOSTA

Reggimento Genio M.T.

Nato a Milano

 

Volontario di Guerra, quale ufficiale informatore di un alto comando, dava per un intero anno tali prove di instancabile operosità, di freddo coraggio, di sprezzo costante del pericolo in numerosissime ricognizioni eseguite volontariamente e in condizioni difficili da costituire un esempio veramente ammirevole di tenacia, di entusiasmo e di valor militare.

Carso, 1916-1917

1^ Guerra Mondiale

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