ISOLABELLA

  Nome Decorazione Motivazione  

 

Sold. Giovanni BOLLARIO

73 Reggimento Fanteria

Nell'attacco di un posto difeso tenacemente dal nemico, con audacia singolare raccoglieva e rilanciava le bombe scagliate da questi, ed infliggeva loro gravi perdite
Col dell'Orso (Monte Grappa), 24-25 ottobre 1918

1^ Guerra Mondiale

R.D. 23 gennaio 1921, B.U. 1921, d. 5, pag. 191

 

Sold. Giuseppe CECILIO

Reparto ignoto

Commutazione da Encomio solenne R.D. 28 dicembre 1913 (B.U. 1913 disp. 60 pag 1272) a CGVM
Motivazione non reperibile

Guerra Italo-Turca

D.P. 13 settembre 1963, B.U. 1964, d. 1, pag. 89

serg. Giuseppe CHIARA

3 Reggimento Alpini

Instancabile in ogni azione e sempre sulla linea delle vedette, dimostrò rara serenità d'animo e grande energia, mantenendo saldo il suo plotone intensamente battuto dall'artiglieria ed esposto a gravi perdite. Durante il combattimento, incurante del pericolo, usciva dai ripari per meglio dirigere l'azione del suo reparto.
Freikofel, 17 maggio 1916

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 3 dicembre 1916, B.U. 1916, d. 106, p. 6507

Col. Pietro LANFRANCO

Reggimento Cavalleggeri di Treviso (28°)

Quale comandante di reggimento e sottosettore, manteneva saldo il proprio reparto sotto un furioso e lungo bombardamento nemico, dando ordini opportuni, chiari e precisi, incoraggiando, con l'esempio i suoi cavalleggeri alla resistenza ad oltranza. Respingeva continui e furiosi attacchi nemici.
Monfalcone, 15-17 maggio 1916

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 3 dicembre 1916, B.U. 1916, d. 106, pag. 6473

C.le Battista MENZIO

1 Reggimento Artiglieria Alpina

Capopezzo, venutosi a trovare sotto nutrito fuoco di artiglieria, con calma ed esemplare sprezzo del pericolo, guidava il pezzo nei vari spostamenti che effettuava con intelligente prontezza di spirito per la migliore sicurezza degli uomini e del
materiale. – Valpreveire, 21 giugno 1940

2^ Guerra Mondiale

R.D. 16 novembre 1940, B.U. 1941, d. 59, pag. 4065

sold. Michele MENZIO

141 Reggimento Fanteria

Sotto l'infuriare del fuoco nemico, sprezzante del pericolo usciva fuori dalle nostre trincee per recuperare il cadavere del proprio ufficiale
Monte San Michele, 7 agosto 1916

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 1° febbraio 1917, B.U. 1917, d. 12, pag. 955

Serg. Pietro MENZIO

91 Reggimento Fanteria

Comandante di squadra fucilieri, conduceva i suoi fanti nell'attacco di munite posizioni nemiche sotto violento fuoco di artiglieria, mortai ed armi automatiche. Rimasto ferito il porta arma impugnava egli stesso il fucile mitragliatore, con il quale, pur senza desistere dall'incitare i suoi fanti all'attacco, batteva con precise raffiche un centro di fuoco avversario, tanto da costringerlo a tacere. Eliminati i superstiti elementi nemici, raggiungeva, alla testa dei propri uomini, l'obiettivo assegnatogli
Ez Satour (A.S.), 23 febbraio 1943

2^ Guerra Mondiale

D.P. 16 ottobre 1954, B.U. 1955, d. 1, pag. 42

patriota Giovanni SCAGLIOLA

(ex Reggimento Bersaglieri)
Brigata GL Domenico Tamietti

Infaticabile combattente della libertà, organizzava un'importante formazione partigiana nell'Astigiano e la comandava in numerose azioni di guerra. Particolarmente si distingueva negli attacchi condotti con fortunata audacia presso i presidi di Villafranca d'Asti e di Santena, e durante il rastrellamento in grande stile che il nemico organizzava nel basso Astigiano, nel novembre del 1944, proprio per cercare di arginare la combattività della brigata da lui comandata, ed i numerosi ed importanti sabotaggi da lui organizzati
Zona di Asti, settembre 1943 - 17 aprile 1945

Guerra di Liberazione

D.P. 20 marzo 1950, B.U. 1951, d. 6, pag. 908

patriota Giovanni SCAGLIOLA

(ex Reggimento Bersaglieri)
Brigata GL Domenico Tamietti

 

Valoroso combattente fin dall'inizio della lotta di liberazione, comandante di una agguerrita brigata partigiana, ideatore ed esecutore di arditi atti di sabotaggio, mentre si accingeva a scacciare dalla zona il nemico già in rotta, rimaneva vittima del suo generoso altruismo. Durante la preparazione di alcune bombe ad alto esplosivo, accorgendosi che una di esse aveva preso fuoco, conscio della sicura sorte cui si esponeva, afferrato l'ordigno lo portava fuori dall'abitazione, ove scoppiando avrebbe causato la morte di tutti i presenti. Investito dalla tremenda esplosione restava mutilato di un braccio e gravemente ferito in più parti del corpo. Esempio di alto senso di responsabilità e di supremo sprezzo del pericolo.
Valferrera (ma Valfenera) d'Asti, 18 aprile 1945

Guerra di Liberazione

D.P. 18 dicembre 1948, B.U. 1949, d. 7, pag. 1231