Il contributo chierese alla Grande Guerra conclusasi in Italia il 4 novembre 1918 e l'11 novembre per alcuni cittadini inviati sul Fronte Francese con il contingente italiano si può ricostruire in maniera parziale da quanto riportato dai giornali locali.
Su questi giornali, L'Arco e Il Faro, settimanalmente venivano riportate notizie tratte dai Comunicati Ufficiali del Comando Supremo per informare la cittadinanza sui fatti di guerra e altre notizie di carattere locale.
Le notizie di carattere locale erano relative ai Caduti, ai feriti, ai prigionieri, ai decorati - qui con qualche notizia erronea di onorificenze apparentemente concesse ma non sanzionate dalla Commissione - o semplicemente i saluti alle famiglie da parte di chi si trovava in Zona di Guerra, frase usuale utilizzata dai soldati per evitare di diffondere notizie sulle dislocazioni del fronte e quindi imposta dalla Censura Militare. Dai Giornali post-bellici si possono ricavare altri nomi per le varie concessioni delle Croci al Merito di Guerra, dalle foto non ritirate all'Associazione Nazionale Combattenti per il quadro ricordo che qualcuno potrà ricordarsi all'ingresso della sede dell'ANC.
Da queste fonti si è partiti per la definizione dei Caduti non ricordati nel Parco della Rimembranza ma i dati raccolti permettono altre analisi di primo livello.
Analizzando il Database realizzato si possono trovare alcune notizie sulle assegnazioni ai vari Corpi, in maniera più o meno completa.
Questa collezione di dati, che ricordiamo incompleta in quanto rappresentativa solo di coloro che inviavano informazioni, si compone di 1877 nominativi impegnati nelle varie Armi.
Di questi 1877 soldati, 390 risultano impiegati nelle specialità alpine previste dall'organizzazione militare dell'esercito dell'epoca - fanteria ed artiglieria con la suddivisione nei Reparti riportata sotto