PAVAROLO

  Nome Decorazione Motivazione  

capitano Giacomo APPIOTTI

1 Brigata Alpina

n. Torino

residente e sepolto a Pavarolo

 

In un combattimento del battaglione per parare una grave minaccia al fianco della linea di difesa, condusse la sua compagnia con notevole slancio di energia
Kass Ras Al Libor, 17 settembre 1912
Commutazione da Encomio solenne

Guerra di Libia

R.D. xx xx xx, B.U. xx, d. xx, p. 580 (Su Nastro Azzurro indicato come MBVM - 1913- ma in realtà Encomio solenne)

capitano Giacomo APPIOTTI

1 Brigata Alpina

n. Torino

residente e sepolto a Pavarolo

In difficili situazioni dette costante prova di sprezzo del pericolo e di sano criterio tattico, effettuando ardite ricognizioni in località avanzate e soggette al tiro nemico — But-Degano (Carnia), settembre 1915. 

Prima Guerra Mondiale

R.D. 23 ottobre 1921, B.U. 1921, d. 68, p. 3162

Colonnello Giacomo APPIOTTI

Comandante di settore Alpino Zugna

n. Torino

residente e sepolto a Pavarolo

Comandante di un'importante sottosettore, provvide a validamente assicurarne la difesa, con intelligente attività e con manifestazione continua di coraggio personale e cli sprezzo del pericolo, riuscendo di costante esempio ai suoi dipendenti. Concorse poi efficacemente ad arrestare ed a respingere violento e ripetuto attacco nemico — Monte Zugna, 23 agosto 1917. 

Prima Guerra Mondiale

R.D. 23 ottobre 1921, B.U. 1921, d. 68, p. 3120

Gen. Div.  Giacomo APPIOTTI

Divisione CC. NN. XXI Aprile

n. Torino

residente e sepolto a Pavarolo

 

Comandante di una colonna mista destinata a riconoscere l'entità dell'occupazione nemica a sud della zona di Salachaci (sic) non esitava a lanciare le sue truppe contro il nemico fortemente favorito dal terreno e dal numero. Con sagaci disposizioni, si risolveva (sic) arditamente a migliorare le sorti della giornata. Contro l'occupazione da lui organizzata si infrangevano ripetuti, violenti attacchi del nemico costretto infine alla ritirata. Comandante sagace, intrepido, dominatore di anime, stimolatore (sic) di entusiasmo
Abi Malech, Governatorato 26 dicembre 1935
(R.D. 9 luglio 1936)

R.D. 9 luglio 1936, B.U. 1936, d. 53, p. 2903

Sold. Antonio APRÀ

Reggimento Artiglieria da Campagna

Con sereno coraggio e piena coscienza del pericolo, si recava a riparare una linea telefonica di massima importanza, in una località intensamente battuta dal fuoco dell’artiglieria avversaria. Colpito mortalmente da una pallottola di shrapnel, cadeva sul campo.

Castagnevizza, 2 novembre 1916 †

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 2 agosto 1917, B.U. 1917, d. 59 p. 4944

App. Roberto VARETTO

Legione Torino RR.CC.

Nel tentare l’arresto a domicilio di un pericoloso pregiudicato, autore di un grave delitto, visto cadere il compagno più anziano ferito da colpo di pistola sparatogli proditoriamente dal malfattore, gli si lanciò arditamente contro, impegnando furiosa colluttazione. A sua volta ferito gravemente all’addome con cinque colpi di rivoltella, dando bella prova di fermezza e di elevato sentimento del dovere, cercò tenacemente di trattenerlo in arresto, finché, venutegli meno le forze, fu costretto ad abbandonarlo non senza prima aver cercato di colpirlo coll’esplodergli contro la propria pistola.

Borgo d’Ale (Vercelli), 10 novembre 1921

Servizio di Ordine Pubblico

R.D. 30 luglio 1922, B.U. 1922, d. 48, p. 1819

S.Ten. Guglielmo ZAVATTARO ARDIZZI

Divisione Alpina "Julia" - III Battaglione Misto Genio

nato a Frassineto Po

Comandante di un caposaldo durante un attacco di truppe corazzate e fanteria nemica, costringeva i carri a deviare l'attacco mediante il ben diretto tiro del cannone anticarro. Incitava i suoi uomini a una strenua resistenza contro le truppe nemiche che riusciva a ricacciare più volte finché moriva mortalmente ferito

Zona di Selenj Jar, 31 dicembre 1942

2^ Guerra Mondiale 

D. 22 settembre 1947, B.U. 1947, d. 29, p. 3007

S.Ten Piero ZAVATTARO ARDIZZI

4 Reggimento Alpini - Btg. Val Baltea

nato a Firenze

Comandante di plotone arditi, individuate le posizioni di alcune armi automatiche avversarie, che con nutrito fuoco ostacolavano il movimento del suo reparto, con abile manovra proseguiva nell'avanzata, e portandosi a brevissima distanza, si lanciava di sorpresa all'attacco delle posizioni, determinando il ripiegamento del nemico. La sua irruenta azione permetteva al proprio battaglione di proseguire ed oltrepassare un ghiacciaio già fortemente battuto

Malghe Beauprè (Fronte Occidentale), 21 giugno 1940

2^ Guerra Mondiale  

R.D. 18 febbraio 1943, B.U. 1943, d. 65, p. 4727

S.Ten Piero ZAVATTARO ARDIZZI

4 Rgt Alpini

nato a Firenze

Comandante di un plotone fucilieri all'attacco di una munitissima posizione nemica, guidava con perizia e con grande sprezzo del pericolo il proprio reparto. Intuito che il suo intervento a favore di elementi duramente provati ne avrebbe validamente facilitato il successo, di propria iniziativa, affrontando una zona fortemente battuta, interveniva e, trascinando i propri uomini, raggiungeva di slancio l'obiettivo. Raro esempio di coraggio e preclare virtù militari.

Dobrej, 24 gennaio 1941

2^ Guerra Mondiale

R.D. 2 febbraio 1943, B.U. 1943, d. 54, p. 4030

 

Capit. Piero ZAVATTARO ARDIZZI

4 Rgt Alpini - Btg Intra - Brig. Garibaldi

nato a Firenze

Comandante di un battaglione italiano affiancato nella lotta ad unità partigiane, si distingueva per capacità e coraggio personale. In un attacco notturno ad un forte presidio dell'avversario, partiva in testa al battaglione e nonostante la violenta reazione trascinava il reparto alla conquista dell'obiettivo d'attacco. Avuto l'ordine di abbandonare le posizioni conquistate, saldamente tenute, restava sulle posizioni sino a quando l'ultimo dei suoi uomini, feriti compresi, non fu messo in salvo

Breza (Bosnia), 18 dicembre 1943

Guerra di Liberazione

D. 10 giugno 1947, B.U. 1947, d. 22, p. 2210

 

Capit. Piero ZAVATTARO ARDIZZI

4 Rgt Alpini - Btg Intra - Brig. Garibaldi

nato a Firenze

 

Comandante interinale di battaglione alpino accorreva prontamente presso una dipendente compagnia in critica situazione a seguito di un attacco tedesco condotto con forze preponderanti e portandosi arditamente nei punti più minacciati, con l'esempio, con l'incitamento e con tempestive razionali disposizioni, riusciva a respingere l'avversario

Grkvovac, 4 ottobre 1943

Guerra di Liberazione

D.Lgt. 27 aprile 1945, B.U. 1945, d. 17, p. 1579

 

Capit. Piero ZAVATTARO ARDIZZI

4 Rgt Alpini - Btg Intra - Brig. Garibaldi

nato a Firenze

Comandante di brigata, con l'esempio del personale ardimento e del suo alto spirito di sacrificio, ravvivava la combattività dei dipendenti duramente provati da lunga estenuante lotta partigiana e sprovvisti dei mezzi necessari per resistere agli eccezionali rigori del clima in zone montane. Coi suoi uomini che sapeva mantenere uniti e compatti, superando ogni ostacolo, in diverse azioni combatteva valorosamente e con successo contro il nemico superiore per forze ed armi

Jugoslavia, ottobre 1944 - 8 marzo 1945

Guerra di Liberazione

D.Lgt. 6 aprile 1946, B.U. 1946, d. 15, p. 1860

Magg. Piero ZAVATTARO ARDIZZI

4 Rgt Alpini - Btg Intra - Brig. Garibaldi

nato a Firenze

 
 

Promozione per merito di guerra a Maggiore

Ufficiale di fanteria alpina, intrapresa con entusiasmo fin dal settembre 1943 la lotta contro il tedesco, prima comandante di un battaglione e poi di una brigata, per oltre un anno addestrava e guidava i suoi uomini a combattere la dura lotta partigiana fra aspre montagne, animandoli a superare le eccezionali avversità della natura e degli uomini e le difficoltà delle particolari caratteristiche della nuova lotta. Tuto osando contro l'agguerrito nemico della Patria lontana e conscio dei gravi rischi ai quali si opponeva, nel corso di numerosi combattimenti, trascinava con salcio e con l'esempio gli uomini dei reparti, che infliggevano duri colpi al secolare nemico della Patria. Esempio di alto entusiasmo e di elette doti di comandante. Montenegro-Sangiaccato, settembre 1943 - ottobre 1944

R.D. xx xx xx, B.U. xx, d. xx, p. xx

 

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