SACRARIO DI LA SPEZIA |
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SACRARIO DI SCHIO FASANO GIOVANNI FOTO DI MAURIZIO PRIMON |
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SACRARIO DI FAGARÈ
Altre Foto del Sacrario
FOTO DI ENZO BORI
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Carabiniere Legione CC.RR. Torino n. 15-05-1894 Osp. da Campo 060 Chieri |
Sold. 1442 Cp. Mitraglieri Fiat n. 1 maggio 1880 Piave Bardassano |
Sold. 743 Centuria n. 28 Agosto 1877 Osp. Da Campo N. 162 Poirino |
Sold. 37 Reggimento Fanteria n. 10 Marzo 1884 Osp. Da Campo N. 017 Chieri |
Sold. 232 Reggimento Fanteria n. 15 Agosto 1899 Osp. Da Campo N. 235 Santena |
(*) Si nota la differenza di nome tra la lapide e il nominativo riportato su Albo d'Oro dei Caduti (Piemonte I - (Vol XIV) (14) e Banca Dati OnorCaduti. Non risulta nessun Migliori Lodovico in entrambi i documenti e OnorCaduti indica nel suo database il nome corretto Migliore Lodovico con sepoltura Fagarè. |
Il Sacrario di Fagarè è ubicato nel comune di San Biagio Di Callalta, sulla Strada Treviso-Oderzo, a 20 km da Treviso.
Costruito nel 1935 su progetto dell'architetto Pietro Del Fabro, il monumento, in stile neoclassico, è realizzato interamente in marmo chiaro, e si sviluppa attraverso un portico a forma di grande esedra allungata, racchiusa tra due robusti corpi terminali, e una breve scalinata che corre lungo la facciata. Nel portico si aprono nove navate con volta a botte.
I due corpi terminali sono costituiti da un ampio vestibolo e da una navata interna. Nei vestiboli sono esposte alcune lapidi che ricordano i principali eventi storici della Grande Guerra: tra queste, due riproducono i grafici della zona in cui vennero combattute la prima e la seconda Battaglia del Piave con i contrapposti schieramenti.
Le navate sono illuminate da grandi vetrate semicircolari istoriate con motivi artistici ispirati ai trofei delle armi e dei reparti che presero parte alle battaglie del Piave.
AI centro del porticato è collocata la Cappella decorata da un artistico mosaico dal titolo 'L’Apoteosi' e da due pregevoli bronzi raffiguranti 'Angeli in Preghiera' su disegni del Col. Giovanni Spadea.
Ai lati delle facciate sono scolpiti quattro bassorilievi in marmo provenienti dal monumento celebrativo della vittoria del Piave, eretto nel 1921 su disegno di Ciro Marchetti, raffiguranti 'L'entrata dell'Italia in guerra' (24 maggio 1915), 'La barbarie nemica sul suolo della Patria' (24 ottobre 1917), 'Di qui non si passa' (15 giugno 1918), e il 'Trionfo delle armi italiane' (3 novembre 1918).
Il Sacrario era stato strutturato ad esedra per abbracciare il preesistente Monumento agli Eroi del Piave il quale, invece, fu rimosso nel 1939.
Nel Sacrario di Fagarè riposano i gloriosi resti di soldati caduti nelle dure battaglie del Piave (1917-18) provenienti da 80 cimiteri di guerra del basso Piave. Le salme identificate sono sistemate nelle otto navate poste ai lati della Cappella con loculi individuali disposti su 13 righe e sigillati con lapidi di marmo che recano il nome del caduto.
Nelle due navate dei corpi laterali, oltre ai caduti noti, disposti su otto file, sono raccolti in grandi urne collettive i resti di caduti rimasti ignoti; nelle pareti di fondo sono collocate le tombe delle Medaglie d'Oro, Tenente Colonnello Ernesto Paselli e Maggiore Francesco Mignone, e sono ricordati altri cinque decorati di Medaglia d'Oro le cui salme non sono state riconosciute e riposano tra gli Ignoti.
Fonte Ministero della Difesa
TEMPIO OSSARIO DI BASSANO DEL GRAPPA
FOTO DI ENZO BORI
Devastazioni dovute ai bombardamenti Alleati della 2^ Guerra Mondiale
La chiesa monumentale è ubicata in Piazzale Cadorna, nella zona sud di Bassano del Grappa (Vicenza). E' stata realizzata nel 1934 a seguito della deliberazione congiunta della Curia Vescovile di Vicenza e del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, allo scopo di farne insieme un Tempio e un Sacrario per tumularvi i sacri resti di circa 6.000 caduti.
Con atto di convenzione del 10 giugno 1930 con la Diocesi di Vicenza, proprietaria dell’immobile, l’allora Commissario del Governo per le Onoranze ai Caduti in Guerra e il Vescovo di Vicenza determinarono la riconversione del costruendo 'Duomo Nuovo' di Bassano del Grappa (lavori iniziati nel corso dell’anno 1908 e all’epoca non ancora portati a termine) in 'Tempio Ossario per i Caduti in Guerra'.
L’Amministrazione Militare, in relazione al contenuto di tale atto di convenzione, elargì un contributo pari al 50% circa dell’importo totale dei lavori eseguiti per la realizzazione-conversione dell’intera opera a Tempio Ossario.
La progettazione del monumento è dell’architetto Del Fabro, lo stesso a cui si deve anche il disegno del Sacrario di Fagarè. Lo stile è di ispirazione gotica con qualche influenza romanica. Consta di un Tempio e di una sottostante Cripta. Nell’uno e nell’altra sono disposti, secondo un ordine conforme alla struttura architettonica, i loculi chiusi da lastre di marmo che portano scolpiti i nomi di 5.402 caduti, tra i quali quello del Conte di Salemi e di quattro Medaglie d’Oro. In altri loculi sono custoditi i resti di sei caduti ignoti.
L’interno del Tempio è suddiviso in ampie navate, limitate da file di colonne di sostegno degli archi gotici sui quali si appoggia la volta delle belle soffittature in legno; agili archi di volta in pietra naturale di Piove finemente lavorata e intarsi policromi d’ispirazione cosmatesca arricchiscono l’architettura. Pregevole il pavimento in marmo di due tonalità.
Al Tempio si accede attraverso tre porte di ingresso sovrastate da tipici rosoni gotici. Interessanti i due snelli campanili della chiesa alti 50 metri.
Fonte Ministero della Difesa
FOTO DI ENZO BORI
Il Sacrario Militare di Asiago sorge sul Colle Leiten nella città di Asiago (Vicenza), a 1.058 metri di quota. Fu progettato dall'architetto veneziano Orfeo Rossato ed è stato ultimato nell'ottobre 1936.
L’imponente mole del Sacrario rispecchia la migliore architettura romana, con linee sobrie e solenni che ben si scorgono sia osservandolo da lontano, sia ammirandone i particolari. Il Monumento è a pianta quadrata e ha quattro fronti, perfettamente simmetrico rispetto ai due assi ortogonali e appare in tutta la sua grandiosità da qualunque punto di vista venga osservato.
La struttura si compone di due parti essenziali: la Cripta inferiore e il grandioso Arco Trionfale superiore.
La Cripta, a base quadrata con lato di 80 metri, si articola in ampie gallerie perimetrali e assiali, lungo le quali sono distribuiti i loculi con i resti dei Caduti; le gallerie assiali confluiscono al centro della Cappella ottagonale nelle cui pareti sono collocati i resti di dodici caduti decorati di Medaglia d'Oro al Valor Militare.
La parte centrale superiore è costituita dal grandioso Arco Trionfale quadrifronte alto 47 metri, con scalinate di base larghe 35 metri per lato. Al centro dell’arco è posta un’Ara Votiva.
Al Sacrario si accede mediante un’ampia scalinata che termina con un’artistica cancellata di bronzo; ai lati dell'ingresso principale, due rampe simmetriche adducono alla terrazza soprastante la Cripta, dalla quale si può ammirare il panorama dell’Altipiano di Asiago che fu teatro di sanguinose battaglie. Sul parapetto della terrazza, apposite frecce indicatrici sono volte verso le cime storicamente più importanti: Pasubio, Spitz di Tonezza, Zebio, Verena, Malette di Gallio, Sisemol, Valbella, Lemerle, Cengio.
Nel Sacrario sono sepolti i resti dei caduti italiani provenienti dai 35 cimiteri di guerra prima esistenti nella zona dell'Altipiano di Asiago. I caduti noti sono custoditi in loculi individuali posti in ordine alfabetico lungo le gallerie perimetrali ed assiali; gli ignoti sono raccolti in tombe collettive poste lungo le gallerie assiali. Nella Cripta sono stati raccolti anche molti caduti austro-ungarici noti ed ignoti, provenienti dai cimiteri di guerra di Gallio, Stoccaredo, Cesuna, Canove, Marcesina.
Estratto da Ministero della Difesa