ARIGNANO 

  Nome Decorazione Motivazione  

C.le Mag. Luigi BERTELLO

Reggimento speciale Fanteria speciale "Legnano" - Btg. Alpini "Piemonte" - 3^ cp.

Noncurante della forte reazione di fuoco avversaria, procedendo ardito e deciso in testa alla propria squadra, la guidava con slancio e capacità esemplare all'assalto di un centro di resistenza che annientava, aprendo alla propria compagnia la via di un successo brillantissimo, conclusosi con la cattura di numerosi prigionieri e di ingente materiale bellico
Quota 363 di Valle Idice, 20 aprile 1945

Guerra di Liberazione

R.D. 18 maggio 1946, B.U. 1946, d. 24, p. 2929

Capomanipolo Aldo Andrea GASCHINO

2 Legione CC. NN. d'Assalto

Comandante del plotone comando di legione, nel corso dell'operazione per lo sbloccamento di due presidi assediati ripristinava i collegamenti con i reparti impegnati. Durante l'azione, caduto un comandante di plotone, d'iniziativa, lo sostituiva, e guidava i legionari in aspri combattimenti.
Cubrikastan (Balcania), 14 marzo 1942

2^ Guerra Mondiale

D.P. 10 gennaio 1951, B.U. 1951, d. 15, p. 2104

Serg. Agostino GOLA

4 Reggimento Alpini

Durante tre giorni di aspri combattimenti, fu costante esempio ai propri dipendenti per coraggio, fermezza ed alto sentimento del dovere. Quota 1672 - Monte Solarolo (Grappa), 25-26-27 ottobre 1918.

1^ Guerra Mondiale

R.D. 26 agosto 1926, B.U. 1926, d. 50, p. 3424

Alp. Mario GRAFFI

4 Reggimento Alpini

Fuciliere di una squadra avanzata ed infiltrata tra ridottini nemici, dava mirabile esempio di abilità, ardimento e sprezzo del pericolo in un generoso tentativo di espugnare un ridottino, finché non cadeva mortalmente ferito da raffiche di mitragliatrici
Abries, 21 giugno 1940

2^ Guerra Mondiale

R.D. 25 agosto 1940, B.U. 1941, d. 10, p. 674, successivamente nome rettificato da Greffi a Graffi con R.D. 28 maggio 1941, B.U. 1941, d. 88, p. 6154

C.le Mag. Lorenzo ODDENINO

84° Reggimento Fanteria

Encomio solenne

Per lodevole contegno tenuto comandando la squadra in combattimento ove rimase ferito
Zanzur 8 giugno 1912

Guerra Italo-Libica

R.D. xx xx xx, B.U. 1913, d. xx, p. 539

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Originario da Famiglia di Arignano

  Nome Decorazione Motivazione  


S.Ten. Gino LISA

Corpo Aeronautica Militare

Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto in mare aperto, in condizioni avverse, riusciva, con gli altri, a raggiungere le bocche di Cattaro ed a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia.
Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 7 febbraio 1918, B.U. 1918, d. 10, p. 768

Nella stessa azione con stessa motivazione fu decorato Gabriele D'Annunzio con MBVM


S.Ten. Gino LISA

Corpo Aeronautica Militare

 

Pilota da aeroplano, compì numerosi bombardamenti, specialmente in zona di alta montagna, sfidando con sereno ardimento le avverse condizioni atmosferiche, l’intenso fuoco nemico e vari attacchi dei velivoli avversari, che spesso colpirono il suo apparecchio in parti di vitale importanza. Il 15 novembre 1916 ed il 20 aprile 1917, esempio di mirabile sangue freddo cooperava con calme e perizia a salvare l'equipaggio e l’apparecchio.Cielo del Trentino, del Carso e dell’Istria, 16 maggio 1916-23 luglio 1917

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 25 luglio 1918, B.U. 1918, d. 46, pp. 3836-3837


S.Ten. Gino LISA

Corpo Aeronautica Militare

Volontario di guerra, pilota da bombardamento arditissimo e di eccezionale valore, sempre animato da alto sentimento e da fede immutabile nella sorte della nostra Patria e delle nostre armi, fu per due anni di guerra esempio mirabile di costante valore. Più volte, in aspri e difficili combattimenti, ebbe ragione dell’avversario, quantunque con l’apparecchio gravemente avariato dai colpi nemici e per due volte ritornò con la carlinga macchiata del sangue del proprio equipaggio. Il 15 novembre 1917, dopo aver condotto a termine un azione di bombardamento per la quale si era offerto volontario, mentre riprendeva la via del ritorno, visto un altro apparecchio nazionale assalito da numerosi avversari, generosamente si slanciava in suo soccorso. Attaccato a sua volta da quattro caccia, dopo aver sostenuto lungo ed appassionante combattimento, venuto a mancare dell’azione di un mitragliere sbalzato fuori dell’apparecchio per le arditissime manovre, cedeva nell’impari lotta e, precipitando col resto dell’equipaggio sulle balze rocciose del Trentino, consacrava alla gloria la sua giovane esistenza interamente votata alla Patria.Cielo di Caldonazzo e della Val d’Astico, 15 novembre 1917

R.D. 2 giugno 1921, B.U. 1921, d. 36, p. 1764 in commutazione della MAVM D.Lgt. 16 agosto 1918, B.U. 1918, d. 51, p. 4272

1^ Guerra Mondiale