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BUTTIGLIERA D'ASTI |
Nome | Decorazione | Motivazione | ||
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Cap. Bernardo ARATO 151 Reggimento Fanteria Brigata Sassari |
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Attraverso terreno scoperto e battuto riusciva a portare il proprio reparto a soccorso di altre nostre truppe operanti per la riconquista di una trincea. Entrava poi tra i primi nella nuova linea e vi organizzava una salda difesa contro i primi attacchi nemici. Costone di Lora, 9 agosto 1916 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 31 dicembre 1916, B.U. 1917, d. 004, p. 183 |
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Cap. Bernardo ARATO 151 Reggimento Fanteria Brigata Sassari |
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Con slancio travolgente, alla testa della propria compagnia, si impadroniva di un importantissima posizione nemica irta di difese, la oltrepassava e, con meravigliosa celerità, si rafforzava sopra una nuova linea, rintuzzando ogni tentativo di contrattacco. Assumeva quindi il comando del battaglione, al quale durante tutta l'azione era di costante e nobile esempio, finché colpito da proiettile avversario, cadeva mortalmente ferito. Col del Rosso, 28-30 gennaio 1918 † 1^ Guerra Mondiale R.D. 25 novembre 1919, B.U. 1919, d. 118, p. 6922 |
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C.le Bernardo AUDISIO 3° Reggimento Alpini - Btg. Fenestrelle |
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Dopo avere, coll'esempio e colle parole, incitato i suoi compagni all'adempimento del proprio dovere , rimaneva morto sul campo.Cima Vallona, 12 giugno 1915 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 7 novembre 1915, B.U. 1915, d. 78, p. 2621 |
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Patriota Eligio Ettore BARUFFALDI |
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Fervente patriota, entrato nella resistenza partecipava a numerose missioni, sempre distinguendosi per coraggio, abnegazione e perizia, Durante un duro rastrellamento nemico, condotto con preponderanti forze, si batteva valorosamente alla testa del suo esiguo gruppo, finché, colpito a morte, immolava la sua vita per la libertà della PatriaFerrere d'Asti, 25 novembre 1944 Guerra di Liberazione D.P. 18 marzo 1971, B.U. 1971, d. 23, p. 2481 |
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Ten. Cappellano Don Bartolomeo BECHIS 2^ Sezione Sanità |
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Cappellano in servizio presso una sezione di sanità si portava volontariamente sulla linea del fuoco per incitare i combattenti con la sua presenza e con la sua parola. Agos Corarò, 3 marzo 1936 Guerra d'Etiopia D.Lgt. 23 luglio 1937, B.U. 1937, d. 66, p. 5359 |
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S. Ten. Camillo BECHIS 3° Reggimento Alpini Studente Liceo Balbo di Chieri |
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Comandò il plotone in combattimento con lodevole calma e maestria. Assaba, 23 marzo 1913 Guerra Italo-Turca D.P. 20 ottobre 1962, G.U. 1963 n. 56, pag.1038 in commutazione da ES B.U. 1913, d. 59 (ma 60), p.1261 - (GU 1963) |
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Ten. Camillo BECHIS 3° Reggimento Alpini - Btg. Susa - 85^ cp. Studente Liceo Balbo di Chieri |
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Comandante di compagnia, nell'attacco ad un ponte, si spingeva con un rincalzo di plotone oltre il ponte stesso, e , sotto l'infuriare del tiro nemico, ferito, persisteva nella costruzione di una trincea con sacchi, prestando materialmente l'opera sua.21 giugno 1915 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 16 settembre 1915, B. U. 1915, d. 61, p. 2034 |
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Ten. Camillo BECHIS 3° Reggimento Alpini - Btg. Susa - 85^ cp. Studente Liceo Balbo di Chieri
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In mezzo all'infuriare del bombardamento nemico, portava un ordine del comando a destinazione e si assicurava della sua esecuzione Monte Nero, 16 giugno 1915. R.D. 2 novembre 1922, B.U. 1922, d. 69, p. 2654 da commutazione Encomio Solenne D.Lgt. 22 gennaio 1916, B.U. 1916, d. 6, p. 232 |
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Cap. Camillo BECHIS 6° Reggimento Alpini - Btg. Bassano Studente Liceo Balbo di Chieri |
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Guidava con eroico slancio la propria compagnia all’assalto di un tratto della posizione avversaria che conquistava. Durante il successivo furioso bombardamento nemico, era di costante e mirabile esempio ai suoi dipendenti, ai quali sapeva infondere calma serena e tenacia di propositi.Monte Cuckla, 10-11 maggio 1916 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 16 novembre 1916, B.U. 1916, d. 100, p. 5966 |
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Cap. Camillo BECHIS 6° Reggimento Alpini - Btg. Bassano Studente Liceo Balbo di Chieri |
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Comandante di un battaglione, con sagge e avvedute disposizioni, dando sempre prova di mirabile coraggio, guidò le sue truppe alla conquista di trinceramenti nemici, catturandovi un intera batteria. In attacchi successivi contro ben munite posizioni avversarie raggiunse appostamenti contro i quali si erano infranti gli sforzi di altri nostri reparti. Ferito una prima volta, non desistette dal combattere, finché non fu colpito una seconda volta più gravemente. Malga Fossetta – Monte Ortigara 16-30 giugno 1916 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 3 gennaio 1918, B.U. 1918, d. 3, p. 123 |
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Col. Camillo BECHIS Truppe Coloniali Studente Liceo Balbo di Chieri |
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Commissario speciale della Migiurtinia. Organizzava ed istruiva un Raggruppamento bande di oltre 2000 dubat. Trasfondendo loro lo spirito di sacrificio e di entusiasmo di cui era animato, li portò con lunghe e celeri marce a contatto col nemico che travolsero con mirabile eroismo incitandoli con l’esempio là dove più feroce si svolgeva la mischia. Magnifico esempio di organizzazione, di trascinatore di uomini a cui la Patria deve riconoscenza.
Gunu Gado, 24 aprile 1936 – Bullach, 29 aprile 1936 – Dagabur, 1 maggio 1936 R.D. n.205 12 agosto 1937 |
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C.le Mag. Giovanni BECHIS Rgt. Alpini |
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Dava notevole prova di coraggio e noncuranza del pericolo, tanto nel comando della squadra in combattimento, quanto nel trasporto dei feriti durante il ripiegamento. Bu Masfer, 10 ottobre 1912 Decr. Pres. 20 giugno 1963 in Commutazione dell'Encomio Solenne concesso per Regio Decreto 22 marzo 1913 B.U. 1913, dispensa straordinaria p.588 |
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C.le Mag. Giovanni BECHIS 3° Rgt. Alpini |
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Mirabile esempio di calma, intrepidezza e valore , sotto il violento fuoco nemico, disimpegnò per due giorni e due notti consecutive il servizio di collegamento, dimostrando calma e sprezzo del pericolo. Saputa dell’improvvisa morte del fratello nello stesso settore, non volle allontanarsi, ritenendo suo preciso dovere di continuare nel proprio servizio, e soltanto ad azione ultimata si recò a recuperarne la Salma. Selletta Vodice, 18-19 maggio 1917 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 15 maggio 1918, B.U. 1918, d. 32, p. 2427 (il fratello recuperato è Guglielmo Bechis, vedi righe successive, comandante della 131^ compagnia. Altro fratello Camillo Bechis, vedi sopra) |
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Ten. Guglielmo BECHIS 3° Rgt Alpini Btg Susa 85^ Compagnia |
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Comandante di compagnia, nell’attacco ad un ponte, si spingeva con un rincalzo di plotone oltre il ponte stesso e, sotto l’infuriare del tiro nemico, ferito, persisteva nella costruzione di una trincea con sacchi, prestando materialmente l’opera sua. modificata in Comandante del plotone di avanguardia ad immediato rincalzo di un nucleo esploratori, portava con slancio il plotone all'assalto di un ponte. Impossibilitato ad avanzare, si adoperava per la costruzione di una trincea e restava fermo sotto il micidiale fuoco nemico, dando raro esempio di calma e di valore e ripiegando fra gli ultimi, dopo ordine ricevuto e dopo aver disposto per il trasporto dei feriti — 21 agosto 1915. 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 16 settembre 1915, B. U. 1915, d. 61, p. 2034 |
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Ten. Guglielmo BECHIS 3° Rgt Alpini Comandante 131^ compagnia Caduto |
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Mirabile esempio di elette virtù militari, sotto l’inteso incessante bombardamento e le violente raffiche di mitragliatrici nemiche, guidò la propria compagnia alla conquista di una forte posizione, affermandovisi, pur sapendosi pressoché isolato. Rimasto solo ufficiale e pur avendo subito forti perdite, mantenne salda sul posto la truppa, che, animata dal suo esempio, resistette a parecchi contrattacchi avversari. Mentre poi, alla testa di un nucleo di arditi, si spingeva all’assalto di un appostamento nemico, cadde colpito a morte. Già distintosi in precedenti occasioni. † Selletta Vodice , 18 maggio 1917 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 13 ottobre 1918, B.U. 1918, d. 67, p. 5409 |
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s.ten Bernardo COTTINO 7 Rgt. Alpini |
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Si offriva volontariamente per un azione ardita, e con spirito aggressivo si slanciava con pochi uomini all'assalto di una pattuglia avversaria superiore in forze, fugandole e facendo tre prigionieri.Rio Felizon, 26 ottobre 1917 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 23 marzo 1919, B.U. 1919, d. 20, p. 1474
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milite Cesare COTTINO 11° Legione Libica MVSN |
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Facente parte della scorta di una autocolonna che proditoriamente attaccata, da considerevoli forze ribelli, in territorio boscoso benchè gravemente ferito ad un braccio, volle seguitare a combattere facendosi caricare il fucile da un compagno. Colpito mortalmente, le sue ultime parole furono " « A noi ! - Viva l'Italia! » fulgido esempio di eroismo, di fede, e saldezza d'animo. l – Gott el Sass, 13 dicembre 1927(alla memoria) Guerra di Libia R.D. 9 maggio 1929, B.U. 1929, d. 38, p. 2372 |
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art. Giuseppe COTTINO 1° Rgt Art Alp. Gr. Susa 1^ Brigata Garibaldi |
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Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna, in contrasto con gli umilianti ordini tedeschi e partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente, percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo , spesso soffrendo fame sete e gelo , opponendo la forza dell’orgoglio agli abitanti che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze ed in mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell’animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità Montenegro 8 settembre 1943 / 8 marzo 1945 |
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art. Giuseppe COTTINO 1° Rgt Art Alp. Gr. Susa 1^ Brigata Garibaldi
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Militare addetto a un reparto sanitario della divisione durante tre mesi di aspra ed insidiosa lotta, spesso sotto il fuoco avversario, con coraggio ed altissimo spirito di abnegazione si prodigava nel soccorrere feriti ed ammalati facendo rifulgere le sue doti di altruismo e di generosità specialmente nela caso di una grave epidemia di tifo esantematico scoppiata tra i militari del suo reparto. Montenegro-Sangiaccato, 1 febbraio - 30 aprile 1944 D.P. 27 dicembre 1942, B.U. 1953, d. 5, p. 542 |
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Ten. Luigi GAI 43 Rgt. Fanteria |
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Comandante di un drappello, incaricato di eseguire un'ardita azione contro un trinceramento nemico, assolveva durante un intera giornata di lavoro faticoso l'arduo compito, dando prova di iniziativa e capacità esemplari e di mirabile coraggio, continuando a dirigere l'operazione anche dopo essere stato ferito. Val Giumella, 13 agosto 1918 1^ Guerra Mondiale R.D. 7 settembre 1919, B.U. 1919, d. 82, p. 5210 |
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Ten. Capp. Don Giuseppe GEMELLO 82° Reggimento Fanteria |
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Incitatore efficace ed instancabile, diede costante esempio di calma e sprezzo del pericolo nel disimpegnare le attribuzione del suo doloroso ufficio, e fu valido sostenitore del morale della truppa nelle prime linee. In una particolare circostanza, spintosi sotto i reticolati nemici per dare sepoltura alle salme di valorosi caduti, fu fatto segno a fuoco avversario. In altra occasione, dopo un sanguinoso combattimento, giunta notizia che un posto di comando avanzato era stato colpito in pieno ed urgevano soccorsi, si poneva alla testa dei portaferiti e, mentre persisteva il tiro nemico di artiglieria, riusciva, attraverso terreno battuto, a raccogliere e trasportare al sicuro i feriti, fra i quali tre ufficiali in condizioni gravi. Col di Lana – Monte Sief – Boschetto, 26 maggio 1916 1^ Guerra Mondiale R.D. 11 maggio 1922, B.U. 1922, d. 30, p. 1079 |
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Ten. Capp. Don Giuseppe GEMELLO 82° Reggimento Fanteria |
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In un momento critico, si prodigava con grande abnegazione e sereno sprezzo del pericolo, nel mantenere salda la compagine di reparti scossi da violento bombardamento e da incursioni nemiche, riuscendo di valido aiuto ai pochi ufficiali superstiti. Wolkowniack, 27 ottobre 1917 1^ Guerra Mondiale R.D. 10 agosto 1923, B.U. 1923, d. 48, p. 2420 |
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Capitano Carlo Felice GIROLA 1 Reggimento Bersaglieri Regio Esercito |
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Per l'intelligenza somma nel dirigere la propria compagnia , pel sangue freddo e coraggio con cui seppe animare i suoi subordinati negli attacchi contro il nemico. Giornale Militare 1859, Ordine del giorno n. 42 p. 220 |
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Capitano Carlo Felice GIROLA 1 Reggimento Granatieri Regio Esercito |
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Per la Presa di Mola. 4 novembre 1860 Giornale Militare 1861, Supplemento al Bollettino 6 di giugno 1861, p. 60 |
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Maggiore Carlo Felice GIROLA 1 Reggimento Granatieri Regio Esercito |
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Per la Presa di Perugia 14 settembre 1860 Giornale Militare 1861 - supplemento al Bollettino 10 di ottobre 1860, p. 37 |
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Foto e biografia |
Luogotenente Aiut. in 2^ Luigi Giacinto GIROLA 11° Reggimento Fanteria Armata Sarda |
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Per i fatti della Battaglia di Novara Giornale Militare 1849, Ordine del giorno n. xx p. 94 |
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Foto e biografia |
Luogotenente Aiut. in 2^ Luigi Giacinto GIROLA 11° Reggimento Fanteria Armata Sarda |
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Per i fatti della Battaglia di Monte Baldo (Goito) Giornale Militare 1849, Ordine del giorno n. xx p. xx In origine Menzione Onorevole successivamente commutata in MBVM a seguito R.D 8 dicembre 1887, n. 5100 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 298 del 20 dicembre 1887) |
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Foto e biografia |
Capitano Luigi Giacinto GIROLA Corpo dei Bersaglieri Armata Sarda |
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Per i fatti della Battaglia di San Martino Giornale Militare 1859, Ordine del giorno n. xx p. xx In origine Menzione Onorevole successivamente commutata in MBVM a seguito R.D 8 dicembre 1887, n. 5100 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 298 del 20 dicembre 1887) |
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C.le Gaspare GRAMAGLIA Div. Alp. Cuneense IV Btg Misto Genio - 114 cp. T.R.T. |
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Già distintosi per coraggio, in un duro ripiegamentto gareggiava per valore con gli alpini ripetutamente guidando i compagni ove più ferveva la lotta Nikolajewka, 25-26 gennaio 1943 2^ Guerra Mondiale D.P. 8 agosto 1955 B.U. 1955, d. 42, p. 4272 |
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Capitano di Fregata Leonardo GRAMAGLIA C.R.E.M Incrociatore Giuseppe Garibaldi |
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Comandante in 2^ di unità gravemente danneggiata da siluro nemico, con impareggiabile sangue freddo, ed elevata perizia guidava animosamente il personale di bordo, nelle operazioni di salvataggio della neve, offrendo un superbo esempio di virtù militari e di alto sentimento del dovere. Mediterraneo Centrale, 28 luglio 1941 (Sul Campo) 2^ Guerra Mondiale R.D. 16 marzo 1942, B.U. Marina 1942, d. xx, p. 821 |
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Capitano di Fregata Leonardo GRAMAGLIA C.R.E.M Incrociatore Pesante Bolzano (per la correzione sull'unità ringraziamo il Maresc. CC. Giovanni Pinna di Nuoro) |
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Comandante in 2^ di un unità navale durante un importante e prolungato scontro con forze nemiche dava bella prova di serenità e capacità professionale, assicurando il perfetto coordinamento di tutti i servizi di offesa e di difesa 2^ Guerra Mondiale Determinazione 15 luglio 1941, B.U. Marina 1941, d. xx, p. 68 |
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Ten. Ernesto MARZANO 89° Reggimento Fanteria |
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Ai benemeriti in occasione del terremoto calabro - siculo del 28 dicembre 1908 Regi Decreti, 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910, 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, G.U. 1911, n. 130, p. 3167 In origine Menzione Onorevole successivamente commutata in MBVM a seguito R.D 8 dicembre 1887, n. 5100 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 298 del 20 dicembre 1887) |
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Ten. Col. Ernesto MARZANO 4° Reggimento Fanteria |
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Ferito , continuava a dirigere il proprio reparto, finché il comandate gli mandava il medico per le opportune cure. Regima, 15 aprile 1913 Guerra Italo-Turca R.D. 9 aprile 1914, B.U. 1914, d. 16, p. 309 |
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Alp. Carlo MATTA Btg. Piemonte - 1^ comp. |
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Durante l'attacco ad un munito caposaldo tedesco, incurante della forte reazione, si portava ardtamente a ridosso di una postazione e con nutrito lancio di bombe a mano costringeva il nemico alla fuga. Accortosi che elementi avversari sparavano alle spalle dei propri compagni di squadra, con grande sprezzo del pericolo, coaudiuvato da altri alpini, li circondava e li faceva prigionieri.Villa Guglielmi, 19 luglio 1944 Guerra di Liberazione D.Lgt. 16 maggio 1945 (?), B.U. 1945, disp. 21, p. 1994 |
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Carabiniere Lorenzo MELICA Legione Firenze RR.CC. |
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Facenti parte di una squadriglia di cinque carabinieri al comando di un brigadiere, che tentava la cattura di 5 militari armati, di cui quattro disertori, che eransi resi poco prima responsbili di un grave reato, rintracciatili in aperta campagna, li affrontavano risolutamente, e, sebbene fatti segno da parte dei detti militari ad una scarica di armi da fuoco, rispondevano prontamente al fuoco stesso slanciandosi quindi, coraggiosamente, all'inseguimento dei ribelli, sì che due di questi rimasero uccisi ed altro catturato. 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. febbraio 1919, B.U. 1919, disp. 10, p. 639 |
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S. Ten. Edoardo PEDRAZZANI 4 Rgt Artiglieria Alpina - Gr. Val Po |
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Dopo aver affrontato un violento attacco nemico, portava con slancio e sprezzo del pericolo i suoi artiglieri al contrassalto alla baionetta, riuscendo a respingere l'avversario. Nei successivi giorni di ripiegamento confermava le sue belle doti di elevato spirito di sacrificio e di valore personale 2^ Guerra Mondiale D.P. 17 novembre 1950, B.U. 1951, d. 6, p. 815 |
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sold. Paolo PERSICO 5 Rgt Fanteria |
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Porta ordini, prestò con slancio ed ardimento l'opera sua in momenti difficili, attraversando zone molto battute dall'artiglieria avversaria. 1^ Guerra Mondiale R.D. 3 aprile 1926, B.U. 1926, d. 22, p. 1372 |
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Maggiore Generale Giuseppe ROSSI Regia Armata Sarda |
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Per essersi distinto nell'assedio di Peschiera R.D. 9 giugno 1848 |
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Maggiore Generale Giuseppe ROSSI Regia Armata Sarda
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Per essersi distinto nel fatto d'armi di Mortara (*) R.D. 13 luglio 1849, Giornale Militare 1849, Ordine del giorno n. xx p. 109 (Mortara da dati PersoMiles - Ministero della Difesa) - su Giornale militare 1849 Novara) |
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Alp. Bernardo ROSSO 4° Rgt Alpini |
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Addetto al servizio di collegamento, fu coadiutore audace, intelligente, e devoto del comando di battaglione. Sprezzante del pericolo, attraversò ripetutamente zone fortemente battute dal fuoco nemico, validamente contribuendo a conservare armonia ed efficacia nell'azione. In un momento critico, si slanciò, con impareggiabile ardore al contrattacco. Ferito, non volle abbandonare la linea. Ridotto il battaglione a pochi superstiti, si distinse ancora per iniziativa e per ardimento, concorrendo all'estrema difesa di un importantissimo tratto di linea. Monte Solarolo (Monte Grappa), 24-28 ottobre 1918 1^ Guerra Mondiale R.D. 18 novembre 1920, B.U. 1920, d. 93, p. 5176 |
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Patriota Bruno SALA 9° DIV GL 1° BRG D.TAMIETTI |
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Combattente eccezionalmente valoroso ed ardito, più volte distintosi in precedenti azioni, si offriva volontario con altri tre compagni per far saltare un treno che doveva trasportare nella zona reparti nemici. Giunto sulla linea ferroviaria pochi attimi prima del passaggio del convoglio, mancandogli il tempo per preparare l'attivazione a distanza degli ordigni esplosivi, sistemava la carica sui binari e disteso sulla scarpata, incurante del gravissimo pericolo a cui si esponeva, ne procurava lo scoppio a strappo con conseguente distruzione del treno e gravissime perdite al nemico San Paolo Sulbrito, 27 febbraio 1945 Guerra di Liberazione D.P. 13 marzo 1984, B.U. 1984, d. 25, p. 1478 |
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Stemma Servizio Aeronautico |
C.le Emilio SALETTA Deposito Aviazione |
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Mitragliere di aeroplano, in un combattimento aereo contro quattro velivoli avversari, manteneva, nel pericolosissimo frangente, grande sangue freddo, e contribuiva, con il suo tiro efficace, all’abbattimento di uno dei suoi avversari, all’atterraggio di un secondo e alla messa in fuga degli altri due. Cielo di Ovcia Draga, 16 maggio 1916 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 13 settembre 1916, B.U. 1916, disp. 81, p. 4607 |
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Stemma Servizio Aeronautico |
C.le Emilio SALETTA Deposito Aviazione |
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Abile e ardito mitragliere di aeroplano da bombardamento, seppe in ogni azione far rifulgere il suo coraggio e la sua perizia. Attaccato nel cielo di S. Maria di Tolmino da due caccia nemici, sotto il fuoco intenso della mitraglia avversaria, che feriva un pilota, con mirabile calma, in piedi nella torretta posteriore, sebbene egli fosse pure stato ferito ad una mano, riusciva ad abbattere un avversario e a fugare l’altro, rendendo possibile all’apparecchio di raggiungere il territorio nazionale. Cielo di Santa Lucia, 26 ottobre 1917 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 16 agosto 1918, B.U. 1918, d. 52, p. 4863 |
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Sottotenente pilota Regia Aeronautica |
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Nella lotta partigiana dava ripetute e belle prove di audacia, di abnegazione e di capacità di comando. Particolarmente si distingueva al Ponte Barolo, in Valle Viù, attraversando alla testa di pochi ardimentosi sotto violento tiro del nemico le strutture del ponte semidistrutto e concludendo brillantemente il combattimento con assalto condotto con valorosa decisione.Ponte Barolo, 10 settembre 1944 Guerra di Liberazione D.P. 27 ottobre 1950, B.U. 1951, d. 17, p. 2393 |
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Serg. Mag. Giovanni TORRETTA 3° Reggimento Alpini Btg Fenestrelle |
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Comandante di plotone, con intelligenza, coraggio e fermezza, occupava una postazione intensamente battuta e contrastata dal fuoco nemico. Cadeva mortalmente ferito, mentre dava le ultime disposizioni per il saldo mantenimento della posizione stessa. Monte Cavallino, 9 luglio 1915 1^ Guerra Mondiale D.Lgt. 9 aprile 1916, B.U. 1916, d. 31, pp. 1379-80 |
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Carabiniere Luigi TRIVERNA 1^ Banda Autocarrata RR.CC. |
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Durante l'attacco di ben fortificate trincee nemiche, con slancio, coraggio e sprezzo del pericolo, coadiuvava il proprio comandante di squadra nella conquista delle posizioni avversarie sopportando con sereno spirito di sacrificio la frattura del gomito destro riportata in combattimento. – Gunu Gadu, 24 aprile 1936 Guerra d'Etiopia R.D. 21 gennaio 1937, B.U. 1937, d. 23, p. 1803 |