FERRERE

  Nome Decorazione Motivazione  

C.le Giuseppe ACCOSSATO

VIII Gruppo Alpini Btg Pinerolo

Offertosi di far parte del primo nucleo destinato ad irrompere col lancio di bombe sulle linee nemiche, giungeva tra i primi sull'obbiettivo. Colpito da una scheggia di bomba avversaria, continuava tenacemente nella lotta incurante della violenta reazione della difesa, e si ritirava soltanto in seguito ad ordine del proprio Comandante. Torrione (Monte Albiolo-Tonale), 13 agosto 1918

1^ Guerra Mondiale

R.D. 8 agosto 1920, B.U. 1920, d. 70, p. 3828

Serg. Mag. Domenico ARDUINO

71 Reggimento Fanteria

 

Durante l'attacco avversario fu esempio di resistenza ai dipendenti. Ferito, animosamente si slanciò alla testa del suo reparto contro un nucleo avversario riuscito ad infiltrarsi nella linea. – Quota 146 Flondar (Carso), 4 giugno 1917

1^ Guerra Mondiale

R.D. 3 febbraio 1927, B.U. 1927, d. 10, p. 543

 

Sold. Antonio BOLZONI

3 Reggimento Alpini Btg Susa

Facendo parte di un drappello, coraggiosamente si slanciava, sotto vivo fuoco nemico, oltre lo sbocco di un ponte, portando sacchi a terra ed altri materiali per abbozzare una trincea, e, cadeva ucciso a pochi passi dall'avversario, appostato in trincea blindata.
San Daniele di Tolmino, 21 agosto 1915

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 25 giugno 1916, B.U. 1916, d. 54, p. 2796

Sold. Seecondo BOSTICCO

88 Reggimento Fanteria

 

Partecipava alla difesa di un caposaldo, attaccato e circondato da soverchianti forze nemiche, con fremezza e sereno coraggio, concorrendo successivamente alla disperata divesa del caseggiato, dove il comandante aveva raccolto i superstiti. Persisteva validamente nella sua azione, fino a quando, il nemico per aver ragione dell'eroico presidio, faeva saltare, con una mina la casa
Quota 92 (Torrente Senio), 14 marzo 1945

Guerra di Liberazione

D.Lgt. 30 settembre 1945, B.U. 1946, d. 2, pag. 197

Alp. Luigi DE MARIA

3 Reggimento Alpini Btg Pinerolo

(Riportato su BU come DEMARIA)

Eseguiva volontariamente il lancio di bombe a mano, rimanendo indifferente sotto il fuoco intenso del nemico, che egli costringeva a sgombrare un tratto di trincea — Monte Vrsic, 21 e 22 giugno 1915.

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 3 dicembre 1915, B.U. 1915, d. 91, p. 3052

C.le Secondo MOLINO

3 Rgt Alpini

Capo arma di squadra mitraglieri, accortosi che la postazione nella quale si trovava, pur'essendo coperta, non era la più adatta per controbattere il fuoco di una mitragliatrice avversaria, si portava risolutamente in avanti, benché fatto segno a tiri di artiglieria e di mitragliatrici, per scegliere altra postazione. Colpito la prima volta, continuava nel movimento finché non riportava altre ferite gravissime.

La Montà (Abries), 20 giugno 1940

2^ Guerra Mondiale

R.D. 24 settembre 1940, B.U. 1941, d. 33, pag. 2184 (rettificata in B.U. 1941, d. 88, p. 6154 per specifica concessione "alla memoria")

Alp. Domenico MONTICONE

3 Reggimento Alpini Btg Pinerolo 

Durante un assalto, giunto tra i primi sulle trincee nemiche, tentava con grande ardire e coraggio di penetrarvi per fare dei prigionieri, rimanendo colpito a morte — Monte Vrsic, 19, 21 e 22 giugno 1915.

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 3 dicembre 1915, B.U. 1915, d. 90, p. 3025

Capomanipolo Giovanni Antonio NEGRO

219 Legione CC.NN.

Comandante di plotone di CC. NN., partecipava a un attacco di sorpresa contro forze di ribelli, distinguendosi per esemplare ardimento ed infliggendo al nemico forti perdite. – Arba-Dorsale Horitka, 13-14 agosto 1936

Guerra d'Etiopia

R.D. xx xx xx, B.U. xx, d. xx, pag. xx

Ten. Matteo NEGRO

3 Reggimento Alpini

Guidava brillantemente il suo plotone all’assalto di un trinceramento nemico, conquistandolo, e mentre ne snidava i difensori dalle caverne, cadeva colpito a morte — Monte Vodice, 19 maggio 1917.

1^ Guerra Mondiale

D.Lgt. 5 maggio 1918, B.U. 1918, d. 31, p. 2411

Serg. Giuseppe NOVARINO

4 Reggimento Alpini

Comandante di sezione mitragliatrice, durante un violentissimo attacco sferrato da soverchianti forze Albanesi contro le posizioni del Monte Messovun, si prodigava nel commando delle sue tre armi, spostandole con ardite, felici ed efficaci iniziative, là ove il nemico si faceva più minaccioso. Venuti a mancare i serventi di un'arma, egli personalmente la faceva funzionare, sparando a brevissima distanza sui ribelli che tentavano di circondare la quota 232. Ferito gravemente da due pallottole al mento ed alla spalla destra, continuava a sparare ed incitare i propri dipendenti a persistere nella difesa della posizione fino allora così valorosamente mantenuta. – Monte Messovum (Valona), 23 luglio 1920

Balcani 1920

R.D. 7 aprile 1921, B.U. 1921, d. 23, pag. 1164