INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N.124 DEL 04/08/2017 - ESENTI EX COMMA 127

Il nostro Gruppo ha partecipato alle Celebrazioni dell'anniversario di Gassino Torinese

Maggiori foto dell'Evento sono visibili nel nostro Album Fotografico, grazie a Ezio Croveri del Gruppo di Gassino

Alla Presenza delle Autorità dei Comuni si è inaugurato il Parco Nuraghe Cervu con le pietre donate dai Comuni riportanti i nomi dei Comuni e il numero dei caduti della Grande Guerra che ogni comune ha sacrificato nella lotta per l'unificazione del territorio Nazionale

L'articolo del NewBiella con le immagini della commemorazione sono visibili sul sito di NewBiella

Il video della manifestazione è sulla pagina Facebook di ReteBiella

 

   

Il 10 febbraio è la Giornata del ricordo istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale

La data del 10 Febbraio stata definita in quanto fu il giorno in cui, nel 1947 furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro e la maggior parte della Venezia Giulia, facenti parte dell'Italia dai Trattati di Pace seguenti al Patto di Versailles, nel caso specifico il Trattato di Rapallo del 1920.

Le Autorità Comunali, con le Associazioni d'Arma, Alpini, Carabinieri, e le bandiere e vessilli di ANIOC, CRI, Associazione Veneti del Chierese, Associazione Trevigiani del Mondo, Liceo Scientifico Statale con Silvio Selvatici dell'Opera Nazionale Caduti senza Croce, sono state presenti alla manifestazione conclusasi con l'inaugurazione di una targa a ricordo degli avvenimenti (con codice QR consultabile da smartphone)

 



Le Foto della Manifestazione, scattate da Ornella Florio del Comune di Chieri, sono disponibili nell'album condiviso

Dal Nostro Socio Giuseppe Toffetti riceviamo una memoria scritta dalla nipote sull'esperienza degli Istriani nell'immediato Dopo Guerra dopo l'annessione dell'Istria alla Nascente Repubblica Yugoslava

Premessa.

 

Oggi i nonni sono ben diversi da quelli di una volta e, magari, mentre freneticamente recapitano in auto i nipotini super impegnati tra sport, attività musicali e corsi vari, seguono anche loro un’ora di fitness o di danze latino-americane e a merenda concedono patatine e popcorn.

Io, invece, ho avuto nonni ancora per così dire tradizionali. D’inverno ci si sedeva attorno al potagé in una grande, calda cucina e nelle sere d’estate si cercava un po’ di fresco nell’orto: mentre nonna Maria impastava crostate di marmellata casalinga o rammendava calzini, nonno Francesco raccontava. Non, però, di “Cappuccetto Rosso” o di “Cenerentola”. In loro la storia aveva ucciso le favole e ciò di cui narravano era sempre realtà, o forse quella che come tale avevano vissuto e patito; e il condimento era una struggente nostalgia, che a noi nipoti faceva sognare di una terra di zolle rosse,  magica proprio come nelle fiabe  doc, e del tempo dei “c’era una volta”.

Domenica 27 gennaio 2019 nella stessa piazza che raccolse alcune unità della Divisione Tridentina nel 1942 in addestramento presso la nostra città prima della partenza per la Russia, il popolo Alpino si è riunito per la Celebrazione delle Battaglie di Novo Postojalowka e Nikolaewka, conclusione della drammatica ritirata dal Fronte del Don, ricordato nei racconti di molti reduci tra cui Mario Rigoni Stern e Giulio Bedeschi.

Alla celebrazione spiccava la presenza del sergente maggiore  Giovanni Alutto del battaglione Borgo San Dalmazzo, reduce della ritirata giunto alla notevole età di 101 anni, nella foto a fianco del Gen. Scalabrin comandante della Brigata Alpina Taurinense

Le foto della manifestazione sono visibili nell'album 2019 - Celebrazioni di Novo Postojalowka e Nikolaewka a Chieri

 

 

Nella giornata del 18 dicembre il nostro Capogruppo ha consegnato per conto del Comune di Chieri la pietra con il numero di caduti chieresi alle autorità biellesi per il monumento di Nuraghe Chervu